(di Giovanni Bevilacqua) È solo alla fine che si misura il risultato. Si è realizzata una gran bella cosa. L’orgoglio che traspare dai volti di coloro che hanno reso possibile gli eventi di questi ultimi giorni, è ben posto. L’orgoglio, poi, quando si realizzano prodotti così alti, è di tutta la comunità arzanese.

Più di uno non conosceva l’evento, ma dei testardi e coraggiosi hanno voluto sfidare “il fato” e realizzare di nuovo, in modo nuovo, la Festa di Santa Giustina. Proprio in questo ambito, ieri sera si è rappresentata in modo spettacolare e partecipata (si potrebbe esagerare) la Tragedia di Santa Giustina in villa comunale. Il giorno prima si era prodotta una lunga sfilata, che dalla Chiesa dello Spirito Santo ha condotto il corteo prima in piazza, dove hanno “raccolto” la statua di Santa Giustina dalla Parrocchia di S. Agrippino e con essa hanno raggiunto la villa.

Chi, come me, partecipava all’evento, ha gioito nel notare il piacere che le persone per strada e ai balconi esprimevano al passaggio del corteo composto dagli “attori” ad hoc vestiti: stessi vestiti che avrebbero indossato per la rappresentazione teatrale, avvenuta sempre in villa. Ho chiamato “rappresentazione teatrale” quella che, come dicevo sopra, è invece una “tragedia”: il taglio della testa di una giovane credente che abbraccia il nuovo credo cristiano. Non ha importanza la ricerca del vero nella storia della nostra compatrona Santa Giustina, il vero è la scelta, una infante che sceglie il credo cristiano.

Il vero è quella rappresentazione. È la commozione che crea in quelli che assistono. Questa la riscoperta più bella: il desiderio di partecipare, di voler stare insieme. Dai balconi e per strada prima, seduti (pochi) e in piedi (tanti) per oltre due ore per commuoversi. La commozione alla fine ha riguardato quelli che assistevano ma anche in tutti (tanti) quelli che a vario titolo hanno permesso che ciò accadesse. È andato tutto bene, meglio di quanto ci si poteva aspettare. Gli arzanesi non vogliono starsene per fatti loro, quando ben stimolati fanno gruppo e si commuovono insieme.